L'amore dà amarezza.
Ognuno ha in mente ciò che lo riguarda.
Pensa quanto è saggio il piccolo topolino: non affida mai la sua vita a un solo buco.
Nei confronti di un buon ospite o amico ciò che si spende è un guadagno.
Un saggio impara dagli errori degli altri, uno stolto dai propri.
In una mano porta una pietra, mentre nell'altra mostra il pane.
L'amore è per definizione un dono non meritato; anzi, l'essere amati senza merito è la prova del vero amore [...] Quanto è più bello sentirsi dire: sono pazza di te sebbene tu non sia né intelligente né onesto, sebbene tu sia bugiardo, egoista e mascalzone!
Io so che cosa vuol dire un uomo senza una donna, credere in una, essere di una, eppure non averla, passare anche anni senza che tu sia uomo con una donna, e allora prenderne una che non è la tua ed ecco avere, in una camera d'albergo avere, invece dell'amore, il suo deserto.
Chi ama meno non ama più.
L'amore eterno ce l'hanno raccontato i poeti, ma quando la vita media era di trenta anni. Adesso che campiamo ben oltre i settanta, abbiamo un esubero di quaranta.
L'amore è una grave malattia mentale.
Quando vedi una persona un giorno dietro l'altro, la freschezza si perde, la relazione si trasforma, la passione si raffredda e si comincia a cercare un'altra persona.
La paura della vita si supera vincendo la paura della morte. La paura dell'amore si supera vincendo la paura del distacco.
Anche l'incontro di un attimo può essere amore.
Amare è darsi anima e corpo o, per meglio dire, è fare di due esseri uno solo; è passeggiare al sole, in pieno vento, in mezzo ai campi di grano e praterie, con un corpo a quattro braccia, a due teste, a due cuori. L'amore è la fede, è la religione della felicità terrestre.
La suprema felicità della vita è la constatazione d'essere amato, e amato per se stesso; anzi diciamo meglio, malgrado se stesso: questa convinzione, il cieco l'ha.