Fa un cattivo servigio al mendicante chi gli dà da bere e da mangiare.— Plauto
Fa un cattivo servigio al mendicante chi gli dà da bere e da mangiare.
Un animo forte e tranquillo riduce i mali a metà.
Ognuno ha in mente ciò che lo riguarda.
Nei confronti di un buon ospite o amico ciò che si spende è un guadagno.
La pazienza è il miglior rimedio per ogni guaio.
La via di mezzo è sempre la migliore: ogni eccesso conduce alla rovina.
Date, ricchi! L'elemosina è sorella della preghiera.
Quando fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra quel che fa la tua destra.
Prendere in prestito non è molto meglio di chiedere l'elemosina.
Quel povero mutilato era troppo distratto. Chiedeva l'elemosina tendendo la mano che gli mancava.
L'elemosina deprava sia colui che dà, e sia colui che prende, e per di più non raggiunge lo scopo, perché non fa che rafforzare la mendicità.
Fare l'elemosina a un uomo nudo, per strada, non esaurisce gli obblighi dello Stato, che deve assicurare a tutti i cittadini la sopravvivenza, il nutrimento, un vestire dignitoso, e un modo di vivere che non contrasti con la sua salute.
Chi fa un'offerta a un morto, a quello non da nulla e toglie a sé stesso.
Bisogna fare soltanto elemosine anonime. Hanno il grande vantaggio di sopprimere l'ingratitudine.
Perché i mendicanti vivono ancora. Se tutte le elemosine venissero date solo per compassione, i mendicanti sarebbero tutti quanti morti di fame.
Si fa l'elemosina, per levarsi d'innanzi il miserabile che la chiede.