Fa un cattivo servigio al mendicante chi gli dà da bere e da mangiare.— Plauto
Fa un cattivo servigio al mendicante chi gli dà da bere e da mangiare.
Il saggio si plasma la fortuna da solo.
Al saggio basta una parola per farsi capire.
Ognuno ha in mente ciò che lo riguarda.
L'amore dà amarezza.
Nei confronti di un buon ospite o amico ciò che si spende è un guadagno.
La felicità è come l'elemosina gettata al mendico. Gli permette di vivere oggi per prolungare il suo dolore l'indomani.
Attraverso l'esercizio della solitudine si coltiva la dignità: trovo estremamente più dignitoso chiedere l'elemosina che fare le scarpe al proprio collega in ufficio.
L'elemosina è sorella della preghiera.
Il piacere dell'elemosina è un piacere altezzoso e immorale, il piacere del ricco che si compiace della propria ricchezza, del potere, e del confronto tra la propria importanza e quella del mendico.
L'elemosina individuale stabilisce legami preziosi tra il ricco e il povero.
Non ho bisogno di un vecchio. Questo non è un grande ranch, e io non posso permettermi di dar da mangiare a un vecchio e di pagargli il conto del dottore. Devi pur avere dei parenti o degli amici. Va' da loro. Andare dagli estranei è come chiedere l'elemosina.
Il vero accattone è l'unico solo e vero re.
Se si potesse dare in elemosina tutto il tempo sciupato, moltissimi mendicanti sarebbero ricchi.
Bisogna fare soltanto elemosine anonime. Hanno il grande vantaggio di sopprimere l'ingratitudine.
La migliore elemosina è quella che quando la mano destra dà, la sinistra non lo sa.