Nessuno deve vergognarsi a tavola.
La pazienza è il miglior rimedio per ogni guaio.
Ognuno ha in mente ciò che lo riguarda.
Nei confronti di un buon ospite o amico ciò che si spende è un guadagno.
Pensa quanto è saggio il piccolo topolino: non affida mai la sua vita a un solo buco.
Dimmi quello che mangi, e ti dirò chi sei.
Noi siamo gli infelici schiavi del nostro stomaco.
Ce ne stavamo seduti a chiacchierare in un ristorante etiope scelto da lei. E io facevo qualche battuta tipo: "Ehi! Non sapevo che si mangiasse in Etiopia, sarà una cosa rapida: ordino due piatti vuoti e via!"
Chi non mangia da tutte due le bande, non è buona simia.
Una crosta mangiata in pace è meglio di un banchetto a cui si partecipa con ansietà.
Alcune persone hanno un modo sciocco di non curarsi, o fingere di non importarsene, di ciò che mangiano. Da parte mia, mi occupo con molta attenzione e studio alla mia pancia, e con molta cautela; perché ritengo che chi non si preoccupa della sua pancia, difficilmente si preoccuperà di altro.
Il piacere della tavola è di tutte le età, di tutte le condizioni sociali, di tutti i paesi e di tutti i giorni; può associarsi a tutti gli altri piaceri, e resta ultimo a consolarci della loro perdita.
Noi tutti conosciamo l'espressione, 'Una mela al giorno leva il medico di torno.' Bene, ho una bella domanda per voi: Cosa accade se fosse vera? Non sarebbe una cosa facile da fare - mangiare una mela al giorno? Ecco il problema: È anche facile non farlo.
Non vivo per mangiare, ma mangio per vivere.
L'uomo beve e mangia eccessivamente: tutti i suoi malanni derivano dagli organi digestivi.