Una donna stende il bucato nel silenzio. La morte è senza vento.
Un mattino di giugno, troppo presto, per svegliarsi, troppo tardi per riprendere sonno.
Va' in silenzio come una pioggia, incontro alle sussurranti foglie. Senti l'orologio del Cremlino.
Imparavo che la terra era viva e che esisteva un mondo infinitamente grande che strisciava e volava e viveva la sua ricca vita senza curarsi minimamente di noi.
Sotto il punto volteggiante della poiana avanza rotolando il mare fragoroso nella luce, mastica ciecamente il suo morso di alga e soffia schiuma sulla riva.
Giù, giù, in fondo al cuore, non crediamo alla nostra estinzione; in qualche modo ci aspettiamo di essere presenti, a osservare quello che succederà ai posteri.
Si muore talmente meglio quando si crede a qualcosa. Si muore talmente di meno.
La morte è più potente dell'amore. È una sfida gettata all'esistenza.
La vita è uno strano regalo. All'inizio lo si sopravvaluta, questo regalo: si crede di aver ricevuto la vita eterna. Dopo lo si sottovaluta, lo si trova scadente, troppo corto, si sarebbe quasi pronto a gettarlo. Infine, ci si rende conto che non era un regalo, ma solo un prestito."
Chi muore paga tutti i debiti.
Morire non è un crimine.
Veder la china, il baratro profondo, la via senza ritorno, ultima via... Triste non è il tramonto, amica mia, triste è dover assistere al tramonto!.
La morte ti sovrasta: fin tanto che vivi, fin tanto che puoi, sii buono.
La morte: un punto o una virgola?
La morte ci consuma giorno per giorno, non ci trascina via all'improvviso.