Uomini-uccello. Alberi di melo in fiore. Il grande mistero.
Una donna stende il bucato nel silenzio. La morte è senza vento.
Sotto il punto volteggiante della poiana avanza rotolando il mare fragoroso nella luce, mastica ciecamente il suo morso di alga e soffia schiuma sulla riva.
Un mattino di giugno, troppo presto, per svegliarsi, troppo tardi per riprendere sonno.
Imparavo che la terra era viva e che esisteva un mondo infinitamente grande che strisciava e volava e viveva la sua ricca vita senza curarsi minimamente di noi.
Va' in silenzio come una pioggia, incontro alle sussurranti foglie. Senti l'orologio del Cremlino.
L'uomo sente bisogno di ciò che non sa, e non può far uso di quello che sa.
Il mistero è sovrano, quindi trattatelo con gentilezza e rispetto.
La vita non è un problema da risolvere. È un mistero da vivere.
Un senso di mistero mi invase il cuore e la mente, quella percezione del mondo come una pelle sottile su organi e ossa sconosciuti.
Tutti i misteri che l'universo racchiude sono solo una strizzata d'occhio di Dio.
L'incompetenza non è un mistero, e nemmeno è mistero il giornalismo enfatico reso letteratura dall'iniezione di una falsa qualità epica.
Come si può mettere la Nona di Beethoven in un diagramma cartesiano? Ci sono delle realtà che non sono quantificabili. L'universo non è i miei numeri: è pervaso tutto dal mistero. Chi non ha il senso del mistero è un uomo mezzo morto.
Ciò che è nascosto è sconosciuto e di ciò che è sconosciuto non c'è desiderio.
È un enigma che sempre si rinnova: le grandi opere sono forme visive che raggiungono in noi l'evidenza di un'adeguatezza senza tempo.
Il futuro è un tempo nel quale dorme l'ignoto. Non vorrei che quell'ignoto mi tirasse lo sgambetto perciò non tengo sogni nel cassetto.