Sembra che l'onesto non s'identifichi col bello.
Umiltà è la virtù che frena il desiderio innato dell'uomo di innalzarsi sopra il proprio merito.
I peccati sono farina del nostro sacco; il bello, il buono che è in noi è frutto della misericordia di Dio.
I doni della grazia si aggiungono alla natura in modo da non toglierla di mezzo, ma da perfezionarla: perciò anche il lume della fede che ci fu infuso per grazia non distrugge il lume della conoscenza naturale che in noi è naturalmente presente.
In Dio si trovano le perfezioni di tutte le cose.
I bei pensieri e le belle donne non durano mai.
A volte la gente dice che la bellezza è solo superficiale. Può darsi. Ma perlomeno non è superficiale quanto il pensiero.
La bellezza femminile è il punto più vicino fra il genere umano e l'eternità.
Belle sono tutte le cose cui non si mescola il turpe.
Il sorriso è alla bellezza, quello che il sale è alle vivande.
Il concetto del 'bello' ha fatto qualche danno.
È sempre libera e aderente: libera perché non aderisce a una conoscenza concettuale, aderente perché aderisce a un'interpretazione della natura.
Che cos'è la bellezza, che scrittori, poeti, musicisti, artisti contemplano e traducono nel loro linguaggio, se non il riflesso dello splendore del Verbo eterno fatto carne?
Coloro per i quali le cose belle non hanno altro significato che di pura bellezza sono gli eletti.
La vita della nostra città è ricca di soggetti poetici e meravigliosi. Siamo avvolti ed immersi come in un'atmosfera che ha del meraviglioso, ma non ce ne accorgiamo.