Ma: la terribile parola della disperazione.— Tommaso Landolfi
Ma: la terribile parola della disperazione.
Il bianco è il colore sfacciato del pudore.
Il diritto divino era pure un'idea: come potrebbe esserlo la sovranità popolare, che nel migliore dei casi è dell'ordine delle volgari necessità? Necessità non fa idea.
"Ma": la terribile parola della disperazione.
Il ricordo è un compromesso: gli uomini si difendono con quello.
L'arte si afferma, crea una nuova e più congrua realtà: sì certo, quella appunto dell'arte, che non si dà chi non sarebbe disposto a barattare contro un minuzzolo di quest'altra vile e spregiata.
Non disperarti, non anche per le situazioni che non lo richiedono.
Quando non hai niente, non hai niente da perdere.
La maggioranza degli uomini vive in quieta disperazione.
Che conforto possiamo guadagnare dalla speranza;Se no, che determinazione dalla disperazione.
I corpi li unisce il piacere, le anime la pena.
Colui che dispera degli avvenimenti è un vile, ma colui che spera nella condizione umana è un pazzo.
Pazienza: una forma ridotta di disperazione, travestita da virtù.
La gran massa degli uomini conduce un'esistenza di silenziosa disperazione.
Una grande causa della notte è la mancanza del sole.
Roma è cambiata tanto. È sempre più cattiva, è sempre più aggressiva. Le persone sono disperate. La città è imbruttita, degradata.