Nessuno merita il nome di Creatore, tranne Dio e il poeta.
Difesa migliore che usbergo o scudo, è la santa innocenza al petto ignudo.
Perduto è tutto il tempo che in amor non si spende.
Ché fortuna qua già varia a vicenda mandandoci venture or triste or buone, ed a i voli troppo alti e repentini sogliono i precipizi esser vicini.
Tosto s'opprime chi di sonno è carco, ché dal sonno a la morte è un picciol varco.
A re malvagio consiglier peggiore.
Ti aspetti di trovare poesia in una rivista di poesia? Le cose non sono così semplici.
Se leggo un libro che mi gela tutta, così che nessun fuoco possa scaldarmi, so che è poesia. Se mi sento fisicamente come se mi scoperchiassero la testa, so che quella è poesia. È l'unico modo che ho di conoscerla. Ce ne sono altri?
Ci vuole più coraggio a concludere, che a fare un verso nuovo: tutti i medici e i poeti lo sanno.
Lui le diceva: "Le poesie non si spiegano, se raggiungono il posto giusto le senti, ti grattano dentro".
Un sano tirocinio poetico non consiste in altro che nell'imparare ad essere scontenti.
Il poeta è un fingitore. Finge così completamente che arriva a fingere che è dolore il dolore che davvero sente.
Se la poesia non viene naturalmente come le foglie vengono ad un albero, è meglio che non venga per niente.
Un poesia è, o dovrebbe essere, un tratto impermeabile del fiume che sta scorrendo in tutte le direzioni, e tutte le immagini in conflitto entro di esso dovrebbero essere riconciliate per quel breve fermarsi del tempo.
Poesia è malattia.
La poesia propone e consegna praticamente la felicità quotidiana.