Generali e medici entrano in Paradiso attraverso la porta dei fornitori.
Il vero amico è quello al quale non si ha niente da dire. Soddisfa nello stesso tempo la nostra selvatichezza e la nostra socievolezza.
Due cose mi sorprendono: l'intelligenza delle bestie e la bestialità degli uomini.
Molti divorzi nascono di un'incomprensione. Come molti matrimoni.
Quello che ci piace negli amici è la considerazione che hanno di noi.
Il medico saggio deve essere esperto tanto per prescrivere un rimedio quanto per non prescrivere nulla.
Le donne hanno oggi il medico, come ieri avevano il confessore. I disastri che provocheranno questi nuovi confessori non saranno inferiori a quelli che provocavano un tempo quei vecchi medici.
C'è un'ignoranza da analfabeti e un'ignoranza da dottori.
Io mantengo verso i medici una benevola diffidenza, perché a furia di studiare le malattie finiscono per considerare la salute anch'essa come una malattia.
I dottori per guarirvi hanno bisogno di poco: pur che vi possano proibire qualcosa tutto va a posto. L'astuzia sta nel farsi proibire soltanto le cose cui si tiene di meno.
La maggior parte dei medici costruisce edifici di parole per nascondervi la propria ignoranza e i propri interessi.
Un medico coscienzioso deve morire con il malato se non possono guarire insieme.
Chi vive secondo le prescrizioni del dottore, vive infelicemente.
Arte più misera, arte più rotta, non c'è del medico che va in condotta.
I dottori sono simili agli avvocati; la sola differenza è che gli avvocati ti derubano soltanto, mentre i medici ti derubano e per di più ti uccidono.