La più amena trovata dell'intellettualismo è di pigliarsela con l'intelletto.— Ugo Bernasconi
La più amena trovata dell'intellettualismo è di pigliarsela con l'intelletto.
Non disprezzare nemmeno il talento. Dico anche il semplice talento dell'eseguire. Chi ne ha, non disprezzi il dono di Dio. Chi poco ne ha − ben sa quanto gli sarebbe prezioso.
L'intelligenza non può non voler capire. Intendere le ragioni dell'avversario, per poter intender quelle della nostra avversione.
Più lega gli amanti il vincolo delle pene comuni che non quello dei piaceri.
Benché il pubblico ci si confonda volentieri - altra cosa è il grand'uomo, e altra l'attore che recita bene la parte di grand'uomo.
La bruttezza ci è coabituale; perciò non ce ne avvediamo mentre che ci affoga.
Bisogna fare della propria vita come si fa un'opera d'arte. Bisogna che la vita di un uomo d'intelletto sia opera di lui. La superiorità vera è tutta qui.
Apprendi a mortificare il tuo intelletto! Piangi sulle ferite di Nostro Signore! E soprattutto getta tutti i tuoi libri!
L'intelletto è sempre ingannato dal cuore.
L'unico modo di rafforzare il proprio intelletto sta nel non avere opinioni decise su nulla; lasciare che la propria mente sia una strada di passaggio per tutti i pensieri.
L'intelletto è spirito meccanico, l'arguzia spirito chimico, il genio spirito organico.
L'uomo di intelletto superiore è forse colui che è più intensamente egoista.
La sola cosa di me che forse un giorno si spezzerà, e di questo ho talvolta paura, è il mio intelletto.
Mi hanno chiamato folle; ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto, se la maggior parte di cio che è glorioso, se tutto cio che è profondo non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione della mente a spese dell'intelletto in generale.
La bellezza è l'ultima parola che l'intelletto pensante può osare di pronunciare, perché essa non fa altro che incoronare quale aureola di splendore inafferrabile, il duplice astro del vero e del bene ed il loro indissolubile rapporto.
Divento sempre più convinto che la necessità della nostra geometria non possa essere dimostrata: perlomeno né dall'intelletto umano né per esso... La geometria non deve essere messa nella stessa classe dell'aritmetica, che è aprioristica, ma in quella della meccanica.