L'unica innocenza possibile all'uomo è di sentirsi colpevole.
L'importante non è di avere tante idee, ma di viverne una.
C'è una sol cosa al mondo che non inganna mai: le apparenze.
La peggior disgrazia può darci modo di esercitare la nostra migliore virtù. In ciò può essere ancora una fortuna.
La bruttezza ci è coabituale; perciò non ce ne avvediamo mentre che ci affoga.
La più amena trovata dell'intellettualismo è di pigliarsela con l'intelletto.
L'uomo preferisce discolparsi con la colpa altrui piuttosto che con la propria innocenza.
Una moglie crede volentieri nell'innocenza del marito.
Bene e male, peccato e innocenza, attraversano il mondo tenendosi per mano. Chiudere gli occhi di fronte a metà della vita per vivere in tranquillità è come accecarsi per camminare con maggior sicurezza in una landa disseminata di burroni e precipizi.
Si tenga lontano come la peste l'opinione di taluno che vorrebbe differire la prima comunione a un'età troppo inoltrata, quando per lo più il demonio ha preso possesso del cuore di un giovanetto a danno incalcolabile della sua innocenza.
Se vuoi vivere in innocenza, cerca la solitudine.
L'ignoranza non è innocenza, ma peccato.
Un'anima umana, nell'età dell'innocenza, è sempre rispettabile.
La corruzione è la nostra unica speranza. Finché c'è quella, i giudici sono più miti, e in tribunale perfino un innocente può cavarsela.
L'innocenza cominciò cor prim'omo, e lì rimase.
Per condannare gli innocenti, quelli che hanno il potere trovano sempre qualche legge. Sono essi che le fanno, le leggi.