L'amore vero vuole il bene dell'amato.
Di qualsiasi cosa i mass media si stanno occupando oggi, l'università se ne è occupata venti anni fa e quello di cui si occupa oggi l'università sarà riportato dai mass media tra vent'anni. Frequentare bene l'università vuol dire avere vent'anni di vantaggio.
È difficile individuare lo stupido. Uno stupido può prendere anche il premio Nobel.
Un monaco dovrebbe certo amare i suoi libri con umiltà, volendo il ben loro e non la gloria della propria curiosità: me quello che per i laici è la tentazione dell'adulterio e per gli ecclesiastici regolari è la brama di richezze, questa per i monaci è la seduzione della conoscenza.
Tale è la forza del vero che, come il bene, è diffusivo di sé.
Più cose uno sa, più le cose non gli sono andate per il verso giusto.
L'amore non è mai «concluso» e completato; si trasforma nel corso della vita, matura e proprio per questo rimane fedele a se stesso.
A volte succede che amiamo una persona più per il bene che le abbiamo fatto che per quello che ha fatto a noi.
Ciò che v'è di noioso nell'amore, è il fatto che è un delitto in cui non si può fare a meno d'un complice.
Non essere amati è una semplice sfortuna; la vera disgrazia è non amare.
Il vero immortale è l'amor.
Non mi sono mai piaciuti gli uomini che ho amato, e non ho mai amato gli uomini che mi sono piaciuti.
L'amore è fuoco. Ma non sai se scalderà il cuore o brucerà la tua casa.
L'amore è una commedia in un atto: quello sessuale.
L'amore non deve pretendere, deve avere solo la forza di diventare certezza.
Quando sono sconfortato, ricordo che in tutta la storia umana la strada della verità e dell'amore ha sempre vinto. Ci sono stati tiranni e assassini e per un certo tempo sono sembrati invincibili ma alla fine, sono sempre caduti - pensaci, sempre!