I premi letterari sono una crudeltà. Soprattutto per chi non li vince.— Umberto Saba
I premi letterari sono una crudeltà. Soprattutto per chi non li vince.
Era questo la vita: un sorso amaro.
La letteratura sta alla poesia come la menzogna alla verità.
Arrivati a una certa età, non si può più discutere, si può solo imparare o insegnare. Imparare sarebbe, ancora, il meglio. Ma chi può insegnare a un vecchio? Deve imparare da se stesso, o sparire.
Gli italiani non sono parricidi; sono fratricidi... Vogliono darsi al padre, ed avere da lui, in cambio, il permesso di uccidere gli altri fratelli.
Diffidate degli scrittori che si attaccano ai grandi soggetti, alle biografie degli uomini riputati enormi. Sono come quelli che si lasciano crescere la barba per nascondere il mento troppo corto.
Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. È l'unico a infliggere dolore per il piacere di farlo.
Immaginare il bene ci rende soltanto più sensibili al male. Il dente crudele del dolore non fa mai soffrire tanto come quando rode la ferita e non la taglia di netto.
A forza di sterminare animali, si capì che anche sopprimere l'uomo non richiedeva un grande sforzo.
La crudeltà è, forse, il tipo peggiore di peccato. La crudeltà intellettuale è certamente il tipo peggiore di crudeltà.
La crudeltà sarebbe deliziosa se si potesse trovare qualche tipo di crudeltà che non facesse veramente male.
Le donne apprezzano la crudeltà più di qualunque altra cosa. E amano esserne dominate.
La crudeltà, come qualsiasi altra cosa, subisce la moda, cambia secondo i tempi e i luoghi.
Ogni crudeltà nasce da durezza di cuore e debolezza.
Temo che tutte le donne apprezzino la crudeltà, la crudeltà pura, più di qualsiasi altra cosa. I loro istinti sono meravigliosamente primitivi. Le abbiamo emancipate, ma esse rimangono schiave sempre in cerca di un padrone. Amano essere dominate.
L'ambizione non s'accorda affatto con la bontà; s'accorda con l'orgoglio, con l'astuzia, con la crudeltà.