Dio s'è fatto uomo. Il diavolo s'è fatto donna.
Quello che ci manca ci attira. Nessuno ama la luce come il cieco.
La spia va a caccia per conto d'altri, come il cane; l'invidioso va a caccia per conto proprio, come il gatto.
Se si considerano a fondo le cose, l'infermità e la bruttezza accettate con altera indifferenza, anziché contraddire la grandezza, l'affermano e la provano.
La solitudine unendosi alle anime semplici, le complica.
Le nostre chimere sono quel che più ci rassomiglia.
Il demonio è come una lima sorda che bisogna sorprendere fin dal principio.
Il demonio può vincere delle battaglie. Anche importanti. Ma mai la guerra.
Non credo al diavolo, ma è proprio quello che il diavolo spera: che non creda in lui.
Il diavolo fa le pentole, i preti fanno i coperchi.
Non do alcun credito al diavolo: non ha creato nulla.
Ciò che viene da Dio porta pace e tranquillità; ciò che viene dal demonio, violenza, ansietà, turbamento.
A volte il Diavolo mi induce nella tentazione di credere in Dio.
Il drago, la bestia, l'essere infame è prima di tutto l'avidità, la sete di denaro e di potere.
Il diavolo non si fa scrupolo, pei suoi disegni, di citar le Scritture.
Diavolo. Responsabile di tutte le nostre pene e padrone di tutte le cose belle e allettanti di questo mondo. È stato creato dall'Onnipotente, ma è stato condotto sulla terra da una donna.
Quello che suggerisco alle donne è: siate naturali. Naturalmente sexy, sicure di voi stesse, senza spingere troppo.
Se le donne sapranno dire sì alla vita e alla presenza anche di ciò che non è completamente riconducibile alla dimensione della ragione, allora c'è una speranza per l'umanità. In caso contrario, non ce n'è alcuna.
Colui che accetta la donna come Dio l'ha fatta, le rende giustizia.
Non è il contatto con la donna che corrompe l'uomo, è anzi l'uomo, spesso, troppo impuro per toccarla.
Con donne di qualunque condizione, siano pure parenti o sante, avrò un riguardo speciale, fuggendo dalla loro familiarità, compagnia o conversazione, come dal diavolo.
Lasciamo le belle donne agli uomini senza immaginazione.
Donne, in voi e per voi è la vita del mondo: sorgete, noi siamo uguali!
Una donna che ama gli uomini ama soltanto un uomo.
Il bene pubblico è interesse dell'uomo: guai se decide la donna.
Dov'è una donna, il povero non patisce.
Per la donna il momento in cui non può più contare gli anni a primavere, ma comincia a contarli a inverni, è irritante. È come un sordo rancore contro gli anni che non si possono togliere.
Una donna può stringere legami di amicizia con un uomo, ma per mantenerla, è forse necessario il concorso d'una leggera avversione fisica.
Le donne a volte hanno questa tendenza a intanarsi, l'idea di controllare il terreno le rassicura. Ma poi la loro tana è piena di oggetti ed echi di gesti e di telefonate e di pensieri passati, possono dissolvere in pochi minuti qualunque passione.
Per il filosofo la donna rappresenta il trionfo della materia sullo spirito, proprio come l'uomo rappresenta il trionfo dell'intelletto sulla morale.
Le donne virtuose hanno una visione molto circoscritta della vita, il loro orizzonte è molto ristretto, i loro interessi molto meschini. Per dirlo in una parola, esse non sono moderne, e la modernità è l'unica cosa che vale oggigiorno.
Una donna non dovrebbe avere ricordi. I ricordi in una donna sono l'inizio della sua decadenza. Si può sempre capire dal cappello di una donna se vive o no di ricordi.
Certe donne somigliano al nastrino della Legion d'onore. Non le si vuole più perché si sono sporcate con certi uomini.
Resta dubbio, dopo tanto discorrere, se le donne preferiscano essere prese, comprese o sorprese.
Quando una donna vuole una cosa, tremano le montagne, si muovono le maree, quando una donna vuole un uomo trema l'universo intero.
Per una donna mi butterei anche nel fuoco. Ma dopo di lei.
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