Tutta la storia non è che una lunga ripetizione: un secolo plagia l'altro.
Alla zampa di ogni uccello che vola è legato il filo dell'infinito.
Si sa che il lavoro ha sempre addolcito la vita: il fatto è che non a tutti piacciono i dolciumi.
Questo suicidio spaventoso, il celibato.
Amare è essere due in uno: un uomo e una donna fusi come angeli in cielo.
Una delle magnanimità delle donne è cedere.
C'è una storia nella vita di tutti gli uomini.
La sola storia vera è quella che noi inventiamo.
Le persone veramente grandi nella storia non hanno mai voluto essere grandi per loro stesse. Tutto quello che volevano era la possibilità di fare del bene per gli altri e di essere vicine a Dio.
La storia non deve essere presentata come un'accumulazione di risultati conseguiti o come una mera esposizione di avvenimenti, ma come una poderosa realtà in azione.
È incontestabile che chi crede nella verità può dubitare, anzi: dubitarne. Chi crede che le cose umane siano inafferrabili, non dubita affatto, ma sospende necessariamente ogni giudizio. È questa, nella storia della filosofia, l'epoché di Pirrone e del pirronismo.
Ogni storia è una storia infinita.
Storia. Ogni volta che la parola appare, fa capolino la violenza.
La storia non è altro che una compilazione delle deposizioni fatte dagli assassini circa le loro vittime e sé stessi.
La logica della storia è distruttiva come gli uomini che produce: e dovunque tende la sua forza di gravità, riproduce l'equivalente del male passato. Normale è la morte.
La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, nunzia dell'antichità.