Ahi nome vano, Virtù, ludibrio de' malvagi.— Vincenzo Monti
Ahi nome vano, Virtù, ludibrio de' malvagi.
Stolto, che volli coll'immobil fato Cozzar della gran Roma, onde ne porto Rotta la tempia, e il fianco insanguinato; Chè di Giuda il Leon non anco è morto; Ma vive e rugge, e il pelo arruffa e gli occhi.
Per due fedeli amanti Tutto, tutto è gioir.
E dove in trono non s'asside il giusto, Colpa divien, che mai non si perdona, Dell'ingegno l'altezza e la virtude; E fortunata è l'ignoranza sola.
Pudor, virtude incomoda, Pudor, virtude ingrata; Da colpa (ahi turpe origine !) E da rimorso nata; Pudor, che all'uom contamini I più soavi affetti, Onde in amaro aconito Si cangiano i diletti.
Entro i vietati talami II piè furtivo ei mise, E su le piume adultere Lasciò l'impronta, e rise.
La virtù è uno stato di guerra, e per vivere in essa dobbiamo sempre combattere con noi stessi.
Non può tutto la virtù che vuole.
Le modeste virtù della donna, formano la felicità dello sposo, la buona riuscita della famiglia, l'agiatezza della casa.
Noi non attribuiamo particolare valore al possesso di una virtù, finché non ne notiamo la totale mancanza nel nostro avversario.
La virtù è inscindibile: o è o non è. Si dice che basta far penitenza dei propri peccati. Un altro bel sistema, in virtù del quale si è assolti da un delitto con un atto di contrizione!
Noi non ci sosteniamo nella virtù con le nostre forze, ma per il contrappeso dei due vizi opposti, così come restiamo in piedi tra due venti contrari. Togliete uno di questi vizi, cadiamo nell'altro.
La bellezza, dopo tre giorni, è tanto noiosa come la virtù.
Dalla virtù e non dalla malvagità vengono gli onori.
Tutte le virtù grandi, quando sono sole, riescono gravi, odiose, e di poco uso o nessuno.
Superato il primo choc, l'umiltà è una virtù allegra.