La follia religiosa è molto comune negli Stati Uniti.— Alexis de Tocqueville
La follia religiosa è molto comune negli Stati Uniti.
Le religioni, volendo estendere il loro potere fuori del campo strettamente religioso, rischiano di non essere credute in alcun campo.
Le nazioni aristocratiche sono naturalmente portate a restringere troppo i limiti dell'umana perfettibilità, mentre le nazioni democratiche li estendono qualche volta oltre misura.
Ciò che si deve temere, non è tanto la vista dell'immoralità dei grandi, quanto la vista dell'immoralità che conduce alla grandezza.
Chi ricerca nei fatti l'influenza reale esercitata dalle leggi sulla sorte dell'umanità è esposto a grandi delusioni, perché non vi è niente di più difficile da valutare di un fatto.
Non vi è al mondo un filosofo tanto grande che non creda ad un'infinità di cose sulla fede altrui e che non supponga molte più verità di quante ne stabilisca.
Con la polemica aggressiva, che umilia, raramente si risolve un problema. E, d'altro canto, non si giunge mai a un chiarimento quando fra chi discute c'è un fanatico.
Il fanatismo è l'energia degli stupidi, di coloro che sono capaci di tutto, ma a parte questo di niente.
La buona fede, la buona fede... Ma tutti i fanatici sono in buona fede.
Il nostro entusiasmo diventa fanatismo quando lo osserviamo negli altri.
L'estremismo nella difesa della libertà non è un vizio. La moderazione nella ricerca della verità non è una virtù.
Se non c'è entusiasmo non si riesce a far niente. Se c'è troppo entusiasmo si corre il pericolo di diventare fanatici.
La superstizione trasforma la divinità in idolo, e l'idolatra è molto più pericoloso perché è un fanatico.
Gli uomini non fanno mai il male così completamente ed entusiasticamente come quando lo fanno per convinzione religiosa.
Colui che sostiene la sua follia con il martirio è un fanatico.
Un contenuto senza metodo porta al fanatismo; un metodo senza contenuto fa disquisire a vuoto; una materia senza forma porta a un sapere ponderoso; una forma senza materia a un vuoto vaneggiare.