Noi siamo come i nostri pensieri ci hanno fatto; perciò state attenti a cosa pensate.— Vivekananda
Noi siamo come i nostri pensieri ci hanno fatto; perciò state attenti a cosa pensate.
Se desiderate aiutare qualcuno, non pensate al suo contegno futuro. Se volete fare un'opera grande e buona, non curatevi del risultato.
La religione hindu non consiste in lotte e tentativi per credere in una certa dottrina o dogma, ma nel realizzarsi nell'essere e nel divenire, non nel credere.
L'uomo perfetto sa indirizzare la sua intera anima su di un unico punto d'amore, eppure sa esserne distaccato.
Tutti i poteri dell'universo sono già dentro di voi. Siete voi che vi siete coperti gli occhi con le vostre mani. Vi lamentate che è buio. Siate consapevoli che intorno a voi non ci sono tenebre. Togliete le mani dai vostri vostri occhi e apparirà la luce, che era lì da un'eternità.
Chi pensa a vincere non pensa mai.
Il pensiero, a mio giudizio, è il cardine della libertà. È solo quando l'uomo rinunzia al pesiero autonomo, per accettare i dogmi dei conformismi imperanti, che esso rinunzia alla libertà.
Penso come un genio, scrivo come uno scrittore brillante, e parlo come un bambino.
Pensare è difficile, però si può benissimo parlare e scrivere senza pensare.
Se il pensiero è verità, esso, ove non incontrasse ostacoli, consisterebbe nella contemplazione di se medesimo.
Chi crede non pensa; chi pensa non crede.
Libero pensatore. Basterebbe dire pensatore.
Pensare è un piacere faticoso, come fare sport.
Il pensare divide, il sentire unisce.
Date al solitario pensatore la più cara delle sue gioie, quella di sapersi vivo nella vita di tutti.