La morte è il male più grande, perché recide la speranza.— William Hazlitt
La morte è il male più grande, perché recide la speranza.
Il suo peggio è meglio del meglio di chiunque altro.
L'arte della vita sta nel sapere come godere poco e sopportare molto.
Gli infaticabili lettori di libri sono come gli eterni copisti di quadri che, quando provano a dipingere qualcosa di originale, trovano che manca loro l'occhio veloce, la mano sicura e i colori brillanti, e perciò non riescono a riprodurre le forme viventi della natura.
La persona istruita non sa dire se un oggetto è nero o bianco, tondo o quadrato, ma sa a menadito le leggi dell'ottica e le regole della prospettiva. Conosce le cose di cui parla, come un cieco i colori.
Lasciatemi al mio riposo' è il motto dei dormienti e dei morti.
Morte è quanto vediamo stando svegli, sonno quanto vediamo dormendo.
Non ho paura di morire, ma mi scoccia da matti. Mi scoccia che un giorno non ci sarò più. Mi dispiace andarmene da qui. Ma non è paura, è semplicemente fastidio. Morire è una vera stronzata. Darei la vita per non morire.
La morte non mi fa paura, non mi ha mai fatto paura, non vedo l'ora che arrivi, solo mi dà noia la durata del viaggio prima che io torni a vivere, perché questo è sicuro, altrimenti vuol dire che il sole, le stelle, il mare, il vino, le donne, tutto ciò non esiste, e questo non può essere.
La morte è un destino migliore e più mite della tirannia.
A volte per i morti si fanno cose che non si sarebbero fatte per i vivi.
Quando Morte tra noi disciolse il nodo, Che prima avvinse il Ciel, Natura e Amore, Tolse agli occhi l' oggetto, il cibo al core, L' alme congiunse in più congiunto modo.
Quando verrà l'ora di morire non voglio perderne neanche un attimo: si muore una volta sola.
Morire. Non fosse che per fregare l'insonnia.
Il problema più importante, quello della morte, è trattato sempre e solo da incompetenti. Non conosciamo il parere di nessun esperto.
Io non temo la morte, sa, non la temo assolutamente, perché so che essa è soltanto un passaggio. Verso Dio, la gioia senza fine.