Il pubblico non ha vergogna né gratitudine.— William Hazlitt
Il pubblico non ha vergogna né gratitudine.
L'arte di piacere consiste nell'essere soddisfatti.
Il popolo ha ragione quando giudica per conto proprio; ha torto quando si fida delle sue guide cieche.
Gli infaticabili lettori di libri sono come gli eterni copisti di quadri che, quando provano a dipingere qualcosa di originale, trovano che manca loro l'occhio veloce, la mano sicura e i colori brillanti, e perciò non riescono a riprodurre le forme viventi della natura.
I suoi detti sono come le lettere delle donne: tutta la sostanza è nel poscritto.
Coloro che fanno del vestito una parte principale di sé stessi finiranno, in generale, per non valere più dei loro abiti.
Tieni chi ami vicino a te, digli quanto bisogno hai di loro, amali e trattali bene, trova il tempo per dirgli "mi spiace", "perdonami", "per favore", "grazie" e tutte le parole d'amore che conosci.
Vorrei ringraziare il buon Dio per avermi fatto Yankee.
La gratitudine nudrisce la sensibilità, ed anima la beneficenza.
L'ingratitudine è un modo come un altro per pagare i debiti. Ed è il preferito perché costa meno.
Si può star bene anche sole. Però, un giorno, a Moya mi toccherà dire grazie: mi ha fatto scoprire cose di me che non conoscevo. La grinta, la forza, la voglia di riscatto.
Dove men si sa, più si sospetta.
La gratitudine è la più squisita forma di cortesia.
La gratitudine di un uomo è veleno per il suo benefattore.
La memoria dei beni fatti, appresso l'ingratitudine, è fragile.
L'ingratitudine è il primo dovere di un principe.