A tempo debito, l'amore e la morte colpiranno; solo che non abbiamo la benché minima idea di quando tale ora scoccherà. In qualsiasi momento giunga, ti coglierà impreparato.
— Zygmunt Bauman
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La nostra interpretazione
L’idea centrale ruota attorno a due forze fondamentali dell’esistenza: l’amore e la morte. Entrambe sono inevitabili, entrambe prima o poi raggiungono ogni persona, eppure restano profondamente imprevedibili nei loro tempi e nelle loro forme. Non esiste un calendario, non c’è un preavviso che permetta di prepararsi davvero. Si vive nell’illusione di poter controllare il corso degli eventi, ma l’incontro improvviso con un amore autentico o l’urto violento con la fine di qualcosa – di una relazione, di una fase della vita, della stessa esistenza – rovescia ogni sicurezza. Questa consapevolezza svela quanto siano fragili i progetti e le strategie con cui si tenta di difendersi dall’incertezza. L’essere colti di sorpresa diventa una condizione strutturale del vivere: si naviga nel tempo senza sapere quando si verrà attraversati da un sentimento capace di trasformare, o quando si verrà interrotti, separati, privati di ciò che si credeva stabile. In filigrana affiora un invito alla responsabilità nel presente: non rimandare, non dare nulla per scontato, perché ciò che conta davvero – il legame profondo e il limite assoluto – non avvisa e non aspetta. Proprio questa mancanza di preavviso rende urgente uno sguardo più consapevole sui legami, sulle scelte quotidiane e sul modo in cui si abita il tempo che rimane, sempre incalcolabile e finito.