La libertà di pensare è il coraggio di imbattersi nei propri demoni.— Alain de Botton
La libertà di pensare è il coraggio di imbattersi nei propri demoni.
Era finita, le dispiaceva che fosse finita, ma era venuto meno l'amore. Fui sopraffatto da un senso di tradimento, tradimento perché una relazione, nella quale avevo investito così tanto, era stata dichiarata fallita senza che nemmeno me ne accorgessi.
Vivere nel tempo futuro significava alimentare, in contrasto con il presente, una vita ideale che ci avrebbe preservato dalla necessità di lasciarci coinvolgere dalla situazione che ci circondava.
È impossibile andare a letto con qualcuno fuori dal matrimonio e non rovinare tutto ciò a cui teniamo dentro il matrimonio.
Invece di riportare 1.600 piante, potremmo tornare dai nostri viaggi con una collezione di piccoli pensieri, che migliorano la vita.
La libertà di pensare è il coraggio di imbattersi nei proprio demoni.
Chi pensa profondamente sa di aver sempre torto, comunque agisca e giudichi.
Si può pensare a fondo soltanto ciò che si sa, perciò bisogna imparare qualcosa, ma si sa, altresì, soltanto ciò che si è pensato a fondo.
Quando consideri il numero di uomini che sono davanti a te, pensa a quanti ti seguono.
Nulla è bene o male, se non si pensa di fare bene o male.
Noi siamo come i nostri pensieri ci hanno fatto; perciò state attenti a cosa pensate.
I pensieri sono spiriti in movimento come le onde del mare che fanno sentire la loro voce infrangendosi sulla riva.
Chi poco pensa, molto erra.
Molte persone credono di pensare, ma in realtà stanno solo riorganizzando i loro pregiudizi.
Tutta la vita dello Stato e della società è fondata sul tacito presupposto che l'uomo non pensi. Una testa che non si offra in qualsiasi situazione come un capace spazio vuoto non avrà vita facile nel mondo.
Il pensiero, a mio giudizio, è il cardine della libertà. È solo quando l'uomo rinunzia al pesiero autonomo, per accettare i dogmi dei conformismi imperanti, che esso rinunzia alla libertà.