La libertà di pensare è il coraggio di imbattersi nei propri demoni.— Alain de Botton
La libertà di pensare è il coraggio di imbattersi nei propri demoni.
Il presente si deteriora, prima in storia, quindi in nostalgia.
Sentimenti virtuosi nascono spontaneamente sul terreno fertile della sofferenza. Più si soffre, più si deve essere virtuosi.
Era finita, le dispiaceva che fosse finita, ma era venuto meno l'amore. Fui sopraffatto da un senso di tradimento, tradimento perché una relazione, nella quale avevo investito così tanto, era stata dichiarata fallita senza che nemmeno me ne accorgessi.
Se non accettiamo gli insegnamenti che l'amore ci ispira, continueremo felici a ripetere indefinitamente gli stessi errori, come mosche che ritornano dementi a picchiare contro i vetri delle finestre, incapaci di capire che il vetro, per quanto trasparente, non può essere attraversato.
Per noi costruire è come scrivere: serve a preservare ciò che ci sta a cuore.
È un pensatore: vale a dire è bravo a vedere le cose più semplici di quel che sono.
Il pensiero s'impernia sulla definizione delle parole.
Il pensare divide, il sentire unisce.
Pensiamo perché non sappiamo.
Pensare è un piacere faticoso, come fare sport.
Il pensiero ingrandisce il nostro piccolo essere che è come un granello di sabbia di fronte all'eternità.
Non bisogna pensare troppo, a questo mondo. Se no si diventa matti.
Per pensare cose semplici ci vuole un genio; i cretini pensano solo cose complicate.
Un uomo in grado di pensare non è sconfitto anche quando lo è sul serio.
Sapete quello che spesso mi disturba in una relazione come la nostra? Il pensiero che un indiscreto lettore possa trovare che le mie lettere sono simili, all'eccesso, a quelle di tutti gli innamorati.