Davanti a Dio siamo tutti egualmente saggi - ed egualmente folli.
Se Dio ha creato il mondo, non possiamo dire che si sia preoccupato molto di facilitarne la comprensione.
Se l'umanità deve sopravvivere, avremo bisogno di un vero e proprio nuovo modo di pensare.
La modernità ha fallito. Bisogna costruire un nuovo umanesimo, altrimenti il pianeta non si salva.
Dio è sottile, ma non dispettoso.
Si è molto vicino al vero quando si dice che è facile dare dei consigli giusti e assennati agli altri, ma è difficile agire in modo giusto e assennato.
Il pensiero successivo è immancabilmente più saggio.
I fontanieri incanalano l'acqua, gli armaioli piegano i dardi, i falegnami piegano il legno, i saggi piegano se stessi.
Il saggio che col suo sapere non sa giovare a sé stesso, non sa nulla.
L'uomo più saggio davanti al dio sembrerà una scimmia, per saggezza, per avvenenza e per ogni altra cosa.
Se tutte le persone fossero sagge e buone, non succederebbe niente e la terra sembrerebbe inabitabile.
Chi vive senza follie, non è così saggio come crede.
Ne' giovani troppa saviezza è mal segno.
La saggezza non arriva automaticamente con l'età avanzata. Nulla arriva - se non le rughe. É vero, alcuni vini invecchiano con l'età. Ma solo se i grappoli erano buoni in primo luogo.
Il destino del saggio ne tiene, vita natural durante, la filosofia in stato d'assedio.
Il dolore è padre e l'amore madre della saggezza.