Non posso farmi santa perché ho sempre in mano l'arma del desiderio.
La cosa più superba è la notte quando cadono gli ultimi spaventi e l'anima si getta all'avventura.
Spiegami come il lume della notte, come il delirio della fantasia. Spiegami come la donna e come il mimo, come pagliaccio che non ha nessuno. Spiegami perché ho rotta la sottana: uno strappo che è largo come il cuore.
Quando la bugia sembra vera nasce la calunnia.
Io vorrei essere aiutata ma non a capire. Perché ho capito fin troppo.
Ci sono adolescenze che si innescano a novanta anni.
Io desidero il mio desiderio, e l'essere amato non è altro che il suo accessorio.
Ci si rallegra dei desideri che si realizzano per altri, specialmente se noi stessi non siamo intervenuti in alcun modo: come se ci fossero chissà dove una benevolenza e un udito invisibili.
Tendiamo sempre verso ciò che è proibito, e desideriamo quello che ci è negato.
Soddisfare i bisogni eliminando i desideri è analogo a quello di amputarsi i piedi quando si ha bisogno di scarpe.
I desideri sono la cosa più importante che abbiamo e non si può prenderli in giro più di tanto. Così, alle volte, vale la pena di non dormire per star dietro ad un proprio desiderio.
In ogni ardente desiderio conta più il desiderio della cosa desiderata.
La vita non ha un senso: è desiderio. Il desiderio è il tema della vita.
Per chi ha un desiderio impellente anche l'essere solleciti sembra ritardo.
Dopo una certa età, per amor proprio e per sagacia, sono le cose che più si desiderano quelle cui fingiamo di non tenere.
Quando desideri qualcosa, tutto l'universo cospira affinché tu realizzi il tuo desiderio.