Il destino fa fuoco con la legna che c'è.— Alessandro Baricco
Il destino fa fuoco con la legna che c'è.
Per quanto uno si sforzi di vivere una sola vita, gli altri ce ne vedranno dentro altre mille, e questa è la ragione per cui non si riesce a evitare di farsi male.
Nel cerchio imperfetto del suo universo ottico la perfezione di quel moto oscillatorio formulava promesse che l'irripetibile unicità di ogni singola onda condannava a non essere mantenute.
Rinunciare ai cavalli, alla civiltà dei cavalli, era forse la ritirata strategica necessaria, la inevitabile perdita di anima, per ottenere lo sviluppo di un'energia che non sarebbe poi apparsa, obbiettivamente, come una barbarie.
Un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito.
Forse il mondo è una ferita e qualcuno la sta ricucendo in quei due corpi che si mescolano.
Non esistono presagi. Il Destino non ci manda degli araldi. è troppo saggio o troppo crudele per farlo.
Ciò che la gente chiama destino è, per lo più, soltanto l'insieme delle sciocchezze che essa commette.
E chissà se alla fine il destino di Romeo non era quello di essere un cornuto!
Il destino può mutare, la nostra natura mai.
Il nostro destino esercita la sua influenza su di noi anche quando non ne abbiamo appresa la natura: il nostro futuro detta le leggi del nostro oggi.
Sentirsi superiori e vedersi trattato dal Destino come inferiore agli infimi, chi può vanagloriarsi di essere uomo in una tale situazione?
La sfida non attende. La vita non guarda indietro. Una settimana è un periodo più che sufficiente per decidere se vogliamo accettare il nostro destino.
Bisogna permettere al destino di recitare la sua parte di attore.
Il destino di molti uomini dipese dall'esserci stata o non esserci stata una biblioteca nella loro casa paterna.