L'errore annulla qualsiasi passato nell'istante in cui arriva a bruciarti qualsiasi futuro. L'errore azzera il tempo, qualsiasi tempo.
Poiché la disperazione era un eccesso che non gli apparteneva, si chinò su quanto era rimasto della sua vita, e riiniziò a prendersene cura, con l'incrollabile tenacia di un giardiniere al lavoro, il mattino dopo il temporale.
La sconcertante scoperta di quanto sia silenzioso, il destino, quando, d'un tratto, esplode.
La crudeltà è la virtù per eccellenza dei mediocri, hanno bisogno di esercitare la crudeltà, esercizio per cui non è necessaria la minima intelligenza.
È solo questo davvero importante: che quando arriva il momento di pagare uno non pensi a scappare e stia lì, dignitosamente, a pagare.
Rinunciare ai cavalli, alla civiltà dei cavalli, era forse la ritirata strategica necessaria, la inevitabile perdita di anima, per ottenere lo sviluppo di un'energia che non sarebbe poi apparsa, obbiettivamente, come una barbarie.
Oggi la maggioranza della gente muore di un deprimente buon senso e scopre, quando è troppo tardi, che l'unica cosa di cui non ci si pente mai sono i propri errori.
Un errore ripetuto frequentemente ha una grande forza di persuasione.
Errare è umano, ma ti fa sentire divino!
Un uomo di genio non fa errori. I suoi errori sono voluti e sono portali di scoperta.
Fare errori è naturale, andarsene senza averli compresi vanifica il senso di una vita.
Meglio un errore fatto da sé, che una verità fatta dagli altri.
Non ha mai commesso un errore se non ha mai tentato qualcosa di nuovo.
Error grande, non meno che frequentissimo nella vita, credere gli uomini più astuti e più cattivi, e le azioni e gli andamenti loro più doppi, di quel che sono. Quasi non minore né meno comune che il suo contrario.
Errare. Credere o agire in modo contrario alle nostre convinzioni e ai nostri atti.
Criticare i propri errori è meglio che criticare quelli degli altri.
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