La vecchiaia è l'età della discrezione.
Uno dei benefici dell'amicizia è di sapere a chi confidare un segreto.
È men male l'agitarsi nel dubbio, che il riposar nell'errore.
I provocatori, i soverchiatori, tutti coloro che, in qualunque modo, fanno torto altrui, sono rei, non solo del male che commettono, ma del pervertimento ancora a cui portano gli animi degli offesi.
Gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse tante.
Noi uomini siam in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi; sopportiamo, non rassegnati ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo chiamato insopportabile.
L'unica consolazione della vecchiaia è che hai tante cose da raccontare. Se trovi chi te le ascolta.
Prima di diventare vecchio ho cercato di vivere bene, ora che sono vecchio cerco di morire bene: a morire bene significa morire volentieri.
Ogni uomo che valga qualcosa passa la maturità a liberarsi dalle pazzie o a espiare gli errori della gioventù.
Vecchiaia: stanchezza che il riposo non elimina.
Un uomo non è vecchio finché è alla ricerca di qualcosa.
Certi vecchi sono come gli elefanti. Di tanto in tanto si eccitano e diventano selvaggi.
Per gli uomini è diverso. Con l'età guadagnano punti. Più diventano vecchi e più migliorano. Come il dolcetto. Noi donne invece siamo più come il gorgonzola. Più diventiamo vecchie e più diventiamo grasse.
La vecchiaia è un alibi.
A settant'anni è più sano avere delle donne nella memoria che sulle ginocchia.
In vecchiaia ci si pente soprattutto dei peccati non commessi.
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