Io, abbreviazione di Dio.
Per l'incalzante progresso tecnologico l'uomo ha perduto la rigenerante capacità di stupirsi.
Vivere del proprio lavoro, una necessità; vivere del lavoro altrui, un'aspirazione.
È facile fare domande difficili. Difficile è dare risposte facili.
Il dubbio è il lievito della conoscenza.
L'amore allo stato puro è quello non corrisposto.
Poiché dunque l'amor di Dio è la felicità e la beatitudine somma dell'uomo, nonché il fine ultimo e lo scopo di ogni azione umana, ne viene che osserva la legge divina solo chi si preoccupa di amare Dio.
Solo nell'origine si può riconoscere la vera natura di una cosa. Dapprima l'uomo inconsapevolmente e involontariamente crea Dio secondo la propria immagine e, solo allora, questo Dio a sua volta consapevolmente e volontariamente torna a creare l'uomo secondo la propria immagine.
Dio non ha creato alimenti blu. Ha voluto riservare l'azzurro per il cielo e gli occhi di alcune donne.
Se Dio ci ha fatti a sua immagine, gli abbiamo reso pan per focaccia.
Dio è l'ombra della coscienza proiettata sul campo dell'immaginazione.
Piuttosto che credere all'illimitato progresso di una vita gigantesca, ritengo più razionale credere al controllo di un essere soprannaturale, di Dio, per esempio.
La cosa più insopportabile sarebbe un Dio che fosse come l'uomo se lo augura.
Che Dio ci perdoni, e ci perdonerà. È il suo mestiere.
Solo la fiducia in Dio può trasformare il dubbio in certezza, il male in bene, la notte in alba radiosa.
Dio non cessa di esistere quando gli uomini cessano di credere in lui.