Il dubbio è il lievito della conoscenza.— Alessandro Morandotti
Il dubbio è il lievito della conoscenza.
La differenza tra uno stolto e uno intelligente è questa: lo stolto ripete sempre lo stesso errore, mentre l'intelligente commette ogni volta un errore diverso.
L'abbaglio è uno sbaglio che acceca.
Tutto sarebbe tanto più semplice se nascessimo con le istruzioni per l'uso e la data di scadenza.
Ottimista è chi ritiene che le cose non possano andare peggio di come vanno.
La malinconia è la versione romantica della tristezza.
Possiamo vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto. Conoscersi è morire.
Illusione che qualcosa sia conosciuto, quando abbiamo una formula matematica per l'accadere: è solo designato, descritto: niente di più!
Si può conoscere tutto, eccetto sé stessi.
Conosci te stesso.
Non merita di essere conosciuto se non ciò che può non essere insegnato.
Il filosofo non riposa, non vive quoquo modo secondo i dettami del rito questa vita, nella speranza d'un'altra eterna in Dio, ma vuole la sua propria vita libera, la vita della conoscenza.
Conoscere significa distinguere, sapere che una cosa è quella e non tutte le altre, con cui pure ha molto in comune, così come una persona è quell'individuo, unico e irripetibile, e non tutti gli altri cui pure per certi versi tanto assomiglia.
Ci sono tre cose estremamente dure: l'acciaio, un diamante, e conoscere sé stessi.
Non so cosa sia che rende un uomo più conservatore: non conoscere nulla tranne il presente, o nulla tranne il passato.
Conoscersi significa errare e l'oracolo che ha detto "Conosci te stesso" ha proposto un compito più grave delle fatiche di Ercole e un enigma più oscuro di quello della Sfinge.