Solo una cosa è ormai gratuita in Italia: l'educazione. Perché non abusarne?
Bisogna morire molte volte per imparare a vivere.
L'educazione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all'educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione.
Chiunque sia passato per i gradi regolari dell'educazione classica senza esser stato ridotto all'imbecillità, si può ritenere salvo per miracolo.
La buona educazione è l'unica forma d'ipocrisia accettabile.
Ai fini di una vera cultura, un'educazione esclusivamente scientifica ha quanto meno lo stesso valore di un'educazione eclusivamente letteraria.
Cerchiamo di essere molto estranei ed educati: estranei come se fossimo sposati da un bel pezzo ed educati come se non fossimo affatto sposati.
Dio v'ha fatto educabili. Voi dunque avete dovere d'educarvi per quanto è in voi, e diritto a che la società alla quale appartenete, non v'impedisca nella vostra opera educatrice, v'aiuti in essa e vi supplisca quando i mezzi d'educazione vi manchino.
L'educazione è l'arma più potente che può cambiare il mondo.
L'educazione ha lo scopo di farci dimenticare quello che la natura ci ha insegnato.
L'educazione ha due scopi, da una parte forma lo spirito, dall'altra prepara il cittadino. Gli ateniesi si fissarono sul primo, gli spartani sull'altro. Gli spartani vinsero, ma gli ateniesi furono ricordati.
L'educazione è una bella cosa; tuttavia è bene ricordare, almeno una volta tanto, che nulla di ciò che veramente conta di conoscere può essere insegnato.
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