L'educazione passa da anima ad anima con l'aiuto del silenzio.
Se non si salva l'uomo non si salverà niente, perché è l'uomo stesso che è chiamato a diventare il regno di Dio.
Molti cristiani vedono la chiesa come una società di assicurazione dove basta versare il premio alla scadenza giusta per assicurarsi la salvezza eterna.
I dittatori non hanno il gusto della libertà, ne hanno anzi paura. Senza dubbio hanno torto perché in fondo un atto libero solo raramente può essere cattivo.
I preti parlano spesso della croce, è bene che ne vivano anche.
Strana grandezza quella che dipende tutta dagli applausi di una folla imbecille!
Prima l'educazione del cuore, poi l'educazione della mente.
La buona educazione non sta nel non versare la salsa sulla tovaglia, ma nel non mostrare di accorgersi se un altro lo fa.
Avere avuto una buona educazione, oggi, è un grande svantaggio. Ti esclude da tante cose.
La vera battaglia non è fra Est e Ovest, o capitalismo e comunismo, ma fra educazione e propaganda.
Oggi è un grande inconveniente essere ben educati. Esclude da tante cose.
Cerchiamo di essere molto estranei ed educati: estranei come se fossimo sposati da un bel pezzo ed educati come se non fossimo affatto sposati.
Per poter educare, bisogna amare.
La migliore educazione è quella che rende sempre più inutile l'educatore stesso.
Forse il risultato più apprezzabile di tutta l'educazione e la capacità di fare ciò che va fatto nel momento in cui è necessario che venga fatto, sia che piaccia o no. È la prima lezione che dovrebbe essere appresa ma probabilmente è l'ultima che una persona impara veramente.
La disciplina è il rispetto delle regole di una forma di religione che noi sottoscriviamo e l'educazione è non il rispetto delle regole ma il rispetto degli uomini.