L’amore viene descritto come una realtà illimitata, impossibile da esaurire o comprendere fino in fondo. La mente può tornare a interrogarlo all’infinito, senza mai arrivare a una definizione definitiva, perché sfugge ai confini delle parole e del ragionamento. La sua profondità richiama quella del tempo senza fine, suggerendo che l’amore autentico non si consuma nella durata di una sola vita, ma tende a qualcosa che la supera. La sua altezza richiama le vette spirituali, come se coinvolgesse sempre una dimensione più alta dell’esistenza, fatta di ideali, aspirazioni, desiderio di elevare se stessi e l’altro. La sua grandezza, paragonata all’universo, allude a una ricchezza di sfumature, emozioni e significati che non può essere misurata. In questa prospettiva, amare non è solo provare un sentimento, ma sostare davanti a un mistero che stimola continuamente il pensiero, mette in discussione le certezze, allarga lo sguardo sul senso della vita e sulla nostra relazione con gli altri e con l’infinito.