Il consenso universale è già un pregiudizio.— Alfred Jarry
Il consenso universale è già un pregiudizio.
Il coraggio è uno stato di calma e di tranquillità in presenza di un pericolo, stato rigorosamente simile a quello in cui si è quando non c'è pericolo.
Il corpo è un veicolo tanto più necessario dato che sostiene gli abiti, e con gli abiti, le tasche.
Dio è la via più breve da zero all'infinito, in un senso o nell'altro.
Il teatro, portando alla vita maschere impersonali, è solo per coloro che sono abbastanza virili da creare nuova vita: o un conflitto di passioni più sottile di quelli che già conosciamo, o un nuovo personaggio completo.
Dio è il punto di contatto tra lo zero e l'infinito.
Non amo i princìpi... preferisco i pregiudizi.
I più pericolosi dei nostri pregiudizi regnano in noi contro noi stessi. Dissiparli è creatività.
Si lusingava di essere un uomo privo di pregiudizi; e questa pretesa è di per sé un grande pregiudizio.
Non è mai troppo tardi per rinunciare ai nostri pregiudizi. Non possiamo accettare nessuna maniera di pensare o di agire per quanto antica essa sia senza averla precedentemente sperimentata.
È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio.
Il senso comune è quello strato di pregiudizi che si sono depositati nella mente prima dei diciotto anni.
Fondamento di tutti i pregiudizi è la rigidezza, e il pregiudizio è un giudizio dato a priori che si basa meno sull'odio o il disprezzo per certe persone, idee o attività, che sul fatto che è più facile e più sicuro stare sul conosciuto, o con quelli che sono come noi.
Colui al quale i pregiudizi correnti non suonano paradossali, non ha ancora sufficientemente riflettuto.
Il pregiudizio è un indispensabile maggiordomo che respinge le impressioni fastidiose dalla porta di casa. Ma bisogna evitare di farci cacciar fuori noi stessi dal nostro maggiordomo.