L'oro è un metallo prezioso, in quanto fa sorridere di felicità.— Alfredo Panzini
L'oro è un metallo prezioso, in quanto fa sorridere di felicità.
Fino a quel giorno avevo conosciuto, anzi avevo combattuto con i tre generi, maschile, femminile e neutro; ma ignoravo che cosa fosse quell'essere delizioso e perfidamente saggio che è la femmina.
Io mantengo verso i medici una benevola diffidenza, perché a furia di studiare le malattie finiscono per considerare la salute anch'essa come una malattia.
Il vero sapere è essenzialmente armonia.
Dio, dice San Paolo, lo vediamo qui in terra per riflesso e per enigma. Dopo morte lo vedremo sul serio.
La menzogna è nella vita. E allora perchè soffrire per combattere quello che è nella vita, che è la vita?
Qual è, fra tutte le case, la più povera? Quella dove sia molto oro, e non altro che molto oro.
L'oro apre tutto, anche le porte di bronzo.
Dicesi età dell'oro quella in cui oro non c'era.
L'oro, metallo nobile, diventa il vile metallo solo quando sia passato per le mani degli uomini.
Oro. Metallo giallo molto apprezzato per la sua utilità nei vari tipi di rapina che passano sotto il nome di commercio.
A una pioggia d'oro molte cose sono penetrabili.
L'oro, seduttore di santi.
Quando l'oro parla, l'eloquenza è senza forza.
Come è giunto l'oro ad avere il massimo valore? Perché non È volgare, non è utile e luccica di mite splendore; sempre esso dona se stesso. Solo come riflesso della virtù più nobile, l'oro giunse al più nobile valore.