Gentile (agg.). Esperto nell'arte e nella pratica della dissimulazione.— Ambrose Bierce
Gentile (agg.). Esperto nell'arte e nella pratica della dissimulazione.
Ipocrita (s.m.). Dicesi di persona che, professando virtù che non rispetta, si procura il vantaggio di trasformarsi, agli occhi di tutti, in ciò che più disprezza.
Mendicità: La condizione di chi ha fatto affidamento sulla solidarietà degli amici.
Oro. Metallo giallo molto apprezzato per la sua utilità nei vari tipi di rapina che passano sotto il nome di commercio.
Zanzara. Il germe dell'insonnia, da distinguersi comunque dalla coscienza, che è il bacillo della stessa malattia.
Successo. 1. Fine della lotta e inizio della delusione. 2. L'unico peccato davvero imperdonabile commesso a danno dei propri amici.
La cosa più bella nella vita è fare qualcosa per qualcuno senza che se ne accorga.
Il silenzio è la gentilezza dell'universo.
La gentilezza e la cortesia non sono per nulla sopravvalutate. Sono sottoutilizzate.
Si odia la gentilezza che si comprende.
La gentilezza è il linguaggio che il sordo può sentire e il cieco può vedere.
Sii gentile con le persone scortesi; sono quelle che probabilmente ne hanno più bisogno.
Se non possiamo essere intelligenti, possiamo sempre essere gentili.
La principale caratteristica della gentilezza disinteressata è di essere irriconoscibile, inconoscibile, invisibile, insospettabile, perché un beneficio che dica il suo nome non è mai disinteressato.
Diffidate delle gentilezze degli uomini. La donna che vede un uomo ai suoi piedi farà bene a non dimenticare che è proprio questa posizione che Jacques Clément trovò la più comoda per pugnalare Enrico III.
Si sempre un po' più gentile del necessario.