Vigliacco (agg.). Chi, nell'emergenza del pericolo, pensa con le proprie gambe.— Ambrose Bierce
Vigliacco (agg.). Chi, nell'emergenza del pericolo, pensa con le proprie gambe.
Idiota. Membro di una grande e potente tribù che nel corso dei secoli ha sempre esercitato un dominio assoluto sulle vicende umane.
Errare. Credere o agire in modo contrario alle nostre convinzioni e ai nostri atti.
Non baciare la moglie del tuo prossimo, a meno che questi non accarezzi la tua.
Vanità: Il tributo di un imbecille ai meriti dell'asino più prossimo.
Ottimismo (s.m.). Dottrina o credo che vede tutto bello, incluso il brutto; tutto buono, soprattutto il male; e tutto giusto, particolarmente ciò che è sbagliato.
Anche i codardi trovano per difendersi il coraggio della disperazione.
È debole e vile chi si dà la morte per paura del dolore, e insensato chi vive per soffrire.
Dichiarare la propria viltà può essere un atto di coraggio.
Se il codardo corresse contro i nemici con la rapidità che li fugge, li spaventerebbe.
Ti ho già detto che il peggiore dei difetti è la viltà.
Il vile anonimo è quello che scaglia il sasso e nasconde la mano. Noi siamo tutti un po' anonimi, non foss'altro perché nascondiamo il vero nome nostro e lo strozzino si fa chiamar banchiere, il letterato si fa chiamar poeta e il demagogo si fa chiamare padre della patria.
Quella rabbia che ti prende quando sei di fronte alla debolezza, alla vigliaccheria di qualcuno e riconosci, o hai paura di riconoscere, la tua debolezza, la tua vigliaccheria.
Peccare di silenzio, quando bisognerebbe protestare, fa di un uomo un codardo.
Sapere ciò che è giusto e non farlo è la peggiore vigliaccheria.
Il tempo non ci rende più saggi, solo più vigliacchi.