Vigliacco: Chi, nell'emergenza del pericolo, pensa con le proprie gambe.
Martire. Dicesi di chi procede con più o meno ben dissimulata riluttanza verso una morte desiderata.
Monumento. Costruzione che intende commemorare qualcosa o qualcuno che in genere o non ne ha bisogno o non ne ha il diritto. Particolarmente assurdo è poi il monumento al milite ignoto, vale a dire un monumento per perpetuare la memoria di chi memoria non ha lasciato.
Riso. Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati. È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.
Processo. Macchina in cui si entra maiali e si esce salsicce.
Istruzione (s.f.). Quella dote che spiega al saggio e nasconde allo stolto i motivi della loro incapacità di capire.
Molti vogliono e condursi teco vilmente, e che tu ad un tempo, sotto pena del loro odio, da un lato sii tanto accorto, che tu non dia impedimento alla loro viltà, dall'altro non li conoschi per vili.
Peccare di silenzio, quando bisognerebbe protestare, fa di un uomo un codardo.
Esiste uomo tanto codardo da non preferire cadere almeno una volta piuttosto che vacillare in eterno.
Vigliacco (agg.). Chi, nell'emergenza del pericolo, pensa con le proprie gambe.
Il vile anonimo è quello che scaglia il sasso e nasconde la mano. Noi siamo tutti un po' anonimi, non foss'altro perché nascondiamo il vero nome nostro e lo strozzino si fa chiamar banchiere, il letterato si fa chiamar poeta e il demagogo si fa chiamare padre della patria.
Sapere ciò che è giusto e non farlo è la peggiore vigliaccheria.
Gettarsi in mezzo ai nemici può essere il segno distintivo della viltà.
La coscienza ci rende tutti codardi.
Nella debolezza fisica risiede quasi sempre la causa della vigliaccheria personale.
È un vigliacco l'uomo!... Ed è un vigliacco chi per questo lo chiama vigliacco.