Il tempo non ci rende più saggi, solo più vigliacchi.
Avere successo nella vita quando la famiglia ti sostiene e crede in te non ha nessun merito.
Ci sono epoche e luoghi in cui essere nessuno è più onorevole che essere qualcuno.
Nel momento in cui ti soffermi a pensare se ami o meno una persona, hai già la risposta.
Le parole che hanno avvelenato il cuore di un figlio, pronunciate per meschinità o per ignoranza, si sedimentano nella memoria e lasciano un marchio indelebile.
Muore più gente nel proprio letto che in trincea.
Il codardo è uno che prevede il futuro. il coraggioso è privo d'ogni immaginazione.
Peccare di silenzio, quando bisognerebbe protestare, fa di un uomo un codardo.
Ti ho già detto che il peggiore dei difetti è la viltà.
È debole e vile chi si dà la morte per paura del dolore, e insensato chi vive per soffrire.
Quella rabbia che ti prende quando sei di fronte alla debolezza, alla vigliaccheria di qualcuno e riconosci, o hai paura di riconoscere, la tua debolezza, la tua vigliaccheria.
È una bestia che sta sempre in agguato, la viltà. Ci morde tutti, ogni giorno, e son pochi coloro che non si lasciano sbranare da lei.
Se il codardo corresse contro i nemici con la rapidità che li fugge, li spaventerebbe.
Ogni possibile viltà diventa una meravigliosa speranza se uno sa riconoscerla. Ecco quel che penso. Non bisogna mai fare i difficili sul modo di evitarsi uno sbudellamento, né perder tempo a cercare le ragioni della persecuzione di cui sei oggetto. Sfuggirvi è quel che basta al saggio.
Non sempre di Codardia compagna è la Paura.