Il tempo non ci rende più saggi, solo più vigliacchi.— Carlos Ruiz Zafón
Il tempo non ci rende più saggi, solo più vigliacchi.
È facile giudicare gli altri, ma ci rendiamo conto di quanto sia meschino il nostro disprezzo solo quando li abbiamo persi, quando ce li portano via.
Davanti a un feretro ci ricordiamo solo le cose buone e vediamo solo ciò che ci garba.
Il folle è consapevole di esserlo? O i pazzi sono coloro che vogliono convincerlo della sua follia per salvaguardare la loro esistenza insensata?
Muore più gente nel proprio letto che in trincea.
In un universo infinito, c'erano troppe cose che sfuggivano alla comprensione umana.
Ti ho già detto che il peggiore dei difetti è la viltà.
È un vigliacco l'uomo!... Ed è un vigliacco chi per questo lo chiama vigliacco.
Che abiezione, che schifo, che senso di vomito sentirci crescere dentro quella stessa viltà e quell'impotenza che abbiamo disprezzato negli altri.
Peccare di silenzio, quando bisognerebbe protestare, fa di un uomo un codardo.
È debole e vile chi si dà la morte per paura del dolore, e insensato chi vive per soffrire.
Gli individui, come le nazioni, hanno virtù diverse e identici difetti. Nostro patrimonio comune è la viltà.
Nella debolezza fisica risiede quasi sempre la causa della vigliaccheria personale.
Vigliacco: Chi, nell'emergenza del pericolo, pensa con le proprie gambe.
Molti vogliono e condursi teco vilmente, e che tu ad un tempo, sotto pena del loro odio, da un lato sii tanto accorto, che tu non dia impedimento alla loro viltà, dall'altro non li conoschi per vili.
Perché tutti gli uomini sarebbero dei vigliacchi se osassero.