Presente: quella parte dell'eternità che separa il regno della delusione da quella della speranza.— Ambrose Bierce
Presente: quella parte dell'eternità che separa il regno della delusione da quella della speranza.
Emigrante. Un ingenuo convinto che un paese possa essere migliore di un altro.
Arte. Parola che non ha nessuna definizione.
Ladro. Termine popolare per designare una persona che ottiene con successo la proprietà altrui.
Violino. Strumento per infastidire le orecchie umane con la frizione esercitata da una coda di cavallo sulle viscere di un gatto.
Risoluto. Chi si mostra ostinato in una direzione da noi approvata.
Non è il peso del futuro o del passato che preme su di te, ma soltanto e unicamente quello del presente. Ricordati che l'uomo non vive altra vita che quella che vive in questo momento né perde altra vita che quella che perde adesso.
Una preoccupazione per il futuro non solo ci previene dal vedere il presente così com'è ma spesso ci spinge a riadattare il passato.
È inutile cercare la vita nel passato. Occorre accettare quello che ci propone il presente, giorno dopo giorno, senza speranze e senza disperazione, partendo ogni mattina da quello che resta.
Devi vivere nel presente, tuffarti in ogni onda, trovare la tua eternità in ciascun momento.
Se riuscirai a mantenerti sempre nel presente, sarai un uomo felice.
L'ossessione del presente è caratteristica delle persone che vivono e pensano in modo convenzionale, dominati dalla moda. E così non si accorgono che tutto quello che è davvero importante nella nostra vita è uguale, ieri come oggi.
La regola è: marmellata ieri e marmellata domani, ma non mai marmellata oggi.
Se i nostri anni migliori fossero davvero questi non sarei soddisfatto dell'uso che ne stiamo facendo.
L'acqua che tocchi de' fiumi è l'ultima di quelle che andò e la prima di quella che viene. Così il tempo presente.
Già morta, già cosa, quando ancora dobbiamo viverla, la nostra epoca è sola nella storia e codesta solitudine storica influisce fin sulle nostre percezioni: ciò che noi vediamo "non ci sarà più"; si riderà delle nostre ignoranze, ci si indignerà delle nostre colpe. Quale risorsa ci rimane?