Temerario. Dicesi di chi è stato sfortunato nell'esecuzione di un atto coraggioso.— Ambrose Bierce
Temerario. Dicesi di chi è stato sfortunato nell'esecuzione di un atto coraggioso.
Vendicare. Nel linguaggio moderno, significa ottenere soddisfazione di un'offesa imbrogliando chi l'ha inflitta.
Marito. Uno che avendo pranzato, deve preoccuparsi di rigovernare.
Naso. L'estremo avamposto della faccia. Si sa che il naso raggiunge il massimo della felicità quando può ficcarsi negli affari altrui.
Destino. L'autorità di un tiranno per un crimine e la scusa di uno sciocco per un fallimento.
Imprudenza. Una particolare sorta di fascino che conferisce maggior piacere al peccato e vale a mitigare la squallida monotonia delle buone azioni.
Avere il coraggio di dare, possedere l'audacia di vivere con una certa dismisura.
Gli italiani sono buoni a nulla ma capaci di tutto.
Preferisco avere sangue nelle mie mani piuttosto che acqua come Ponzio Pilato.
Si abbia il coraggio, in un contesto di comune responsabilità istituzionale, di assumere per intero il modello della quinta Repubblica francese: un sistema semipresidenziale e un meccanismo elettorale a doppio turno di collegio.
L'audacia non è sempre un sinonimo del coraggio. Può essere soltanto un segno di scarsa immaginazione.
Affronta la vita, Son affanni e piaceri, Che non sian inesplorate Le strade di ieri.
La libertà non è un elenco di comodità e diritti, ma azzardo di inoltrarsi in territorio vuoto.
Un chiacchierare inutile con noi stessi può ingombrare la nostra persona e allontanarla dalla fiducia del cuore. Allora c'è l'audacia di dire a Cristo: "Luce interiore, non permettere che le mie tenebre mi parlino!"
Ebbrezza vera può ben darti danno, giovarti finta: fa' che la tua lingua balbetti incerta e subdola ad un tempo, onde ciò che tu fai, ciò che tu dici di troppo audace e spinto, sia creduto frutto di troppo vino.