È nella natura umana pensare in modo saggio e agire stupidamente.
Non conosco nessuna lettura più facile, più affascinante e deliziosa di un catalogo.
Cosa vana è fare e non fare; cosa indifferente vivere o morire.
Tutti i cambiamenti, anche i più desiderati, hanno la loro malinconia, perché ciò che lasciamo dietro è una parte di noi. Dobbiamo morire in una vita prima di poter entrare in un'altra.
Che cos'è il genio se non l'arte di rendere gradevole la sofferenza?
Amo la verità. Credo che l'umanità ne abbia bisogno. Ma ha un bisogno ancora più grande della menzogna che la lusinga, la consola, le dà speranze senza limite. Senza la menzogna, morirebbe di disperazione e di noia.
Messo di fronte alla necessità della vita, il saggio sa dare piuttosto che ricevere; bastare a se stesso è il suo tesoro.
Il retto pensiero è la massima virtù e la saggezza è dire e far cose vere ascoltando e seguendo l'intima natura delle cose.
C'è più saggezza nel tuo corpo che nella tua più profonda filosofia.
La bellezza dei draghi era fatta di una forza terribile, della più totale ferocia e nel contempo della grazia della ragione. Perché si trattava di creature pensanti, dotate della capacità di parlare e di un'antica saggezza: nella leggiadria del loro volo c'era una fiera armonia.
Le conseguenze logiche sono gli spauracchi degli sciocchi e i fari degli uomini saggi.
Due sole categorie sfuggono a ogni cambiamento: i più saggi e i più stupidi.
Le persone sagge imparano degli errori degli altri, gli sciocchi dai propri.
C'è grande differenza tra l'essere e il sembrare saggio.
Se l'infinito non avesse desiderato l'uomo saggio, non gli avrebbe donato la facoltà della conoscenza.
L'uomo sapiente deve essere capace non solo di amare i suoi nemici, ma anche di odiare i suoi amici.