Che cos'è il genio se non l'arte di rendere gradevole la sofferenza?— Anatole France
Che cos'è il genio se non l'arte di rendere gradevole la sofferenza?
Ci sono persone molto oneste che non pensano di aver fatto un affare fino a quando non hanno ingannato un commerciante.
Quando una donna insiste per l'uguaglianza tra i sessi, sta rinunciando alla propria superiorità.
Sappiate soffrire: sapendo soffrire, si soffre meno.
L'impotenza di Dio è infinita.
Anche le predestinate lottano a lungo contro la grazia d'amare, più tremenda della folgore che cade suulla via di Damasco.
Noi ci consoliamo delle sofferenze della vita pensando alla morte, e della morte pensando alle sofferenze della vita.
Sembra di esser meno disgraziati, quando non si è soli a soffrire.
La sofferenza è l'elemento positivo di questo mondo, è anzi l'unico legame fra questo mondo e il positivo.
Le sofferenze dicono migliorano l'uomo. Visti i risultati, proverei con la felicità.
La sofferenza ci rende egoisti, perchè ci assorbe completamente.
C'è qualcosa di terribilmente morboso nella compassione che oggi si prova per la sofferenza. Si dovrebbe provare simpatia per il colore, la bellezza, la gioia di vivere. Quanto meno si parla dei mali della vita, tanto meglio è.
La capacità di provare dolore e piacere è una condizione non solo necessaria ma anche sufficiente perché si possa dire che un essere ha interessi come minimo assoluto, l'interesse a non soffrire.
Un uomo che soffre prima del necessario soffre più del necessario.
Non è vero che la sofferenza nobilita il carattere; la felicità a volte lo fa, ma la sofferenza, il più delle volte, rende gli uomini meschini e vendicativi.
Se una sofferenza ci tormenta senza aiutarci, bisogna smetterla prima possibile e allontanare dal cuore conforti illusori e l'amara voluttà del dolore.