Sappiate scrivere, ma non leggere: non importa.— Andrea Zanzotto
Sappiate scrivere, ma non leggere: non importa.
Per carità esci dalla virtualità.
Esaminare dunque, e poi avanti;esamino, al futuro, il futuroe rido con Dante nel serenoche non si turba mai.
Mario Luzi, nella sua parabola esistenziale e poetica, ha confermato un'assoluta fedeltà a se stesso, anche in quella religiosità diffusa che per lui è sempre stata una vicinanza al cattolicesimo.
La poesia è sempre più di attualità perché rappresenta il massimo della speranza, dell'anelito dell'uomo verso il mondo superiore.
Ho sentito la poesia crescere come il corpo, diventava qualcosa di intimamente attivo.
Nessuno che non fosse uno stupido ha mai scritto per ragioni diverse che per far quattrini.
Scrivere è una cosa dannata: ti tira fuori quella sincerità che non ti concedi nella vita.
Scrivere bene significa quasi pensare bene, e di qui ci vuole poco per arrivare ad agire bene. Ogni costumatezza, ogni perfezionamento morale proviene dallo spirito della letteratura.
La politica non è una cattiva professione. Se hai successo hai molte gratificazioni, se cadi in disgrazia puoi sempre scrivere un libro.
Scriverà cose degne di essere scritte soltanto colui che sia spinto esclusivamente dalla cosa che gli sta a cuore.
Non scrivere né per te né per gli altri, né per l'oggi né per il domani, né per il guadagno né per la gloria: insegui il tuo piccolo assoluto.
Vi scrivo una lunga lettera perché non ho tempo di scriverne una breve.
Suonare è un lavoro da duri. Anche scrivere è un lavoro da duri.
Scrivere ti dà sollievo. Persino quando non hai niente da dire, scrivere ti dà sollievo. Ma lo sappiamo, quando non abbiamo niente da dire?
Era molto divertente, all'inizio. Smise di esserlo quando scoprii la differenza fra scrivere bene e scrivere male. E poi feci una scoperta ancora più allarmante: la differenza fra un ottimo stile e la vera arte; sottile ma feroce.