La filosofia è la ricerca di ciò che l'uomo ha dimenticato o che più non sente; di ciò che non gli sembra più attuale.
La perfezione è il più grave errore del burocrate e dell'uomo: la ricerca dell'equilibrio diventa fede in una verità dogmatica.
Dio è all'inizio, non mai alla fine.
L'intelligenza non è mai astratta.
La realtà non esiste, l'hanno inventata gli uomini per i loro scopi.
Fare filosofia vuol dire misurare la vita con il metro della morte.
Quando vedo un uomo già avanti negli anni che ancora coltivi la filosofia e non sappia separarsene, mi sembra, o Socrate, che costui abbia bisogno di essere preso a botte.
La filosofia è la forma contemporanea della mancanza di pudore.
Filosofia non è altro che amistanza a sapienza.
Una delle domande filosofiche ricorrenti è: "un albero che cade nella foresta fa rumore anche se non c'è nessuno in ascolto?" Il che la dice lunga sulla natura dei filosofi, perché nella foresta c'è sempre qualcuno.
Tutta la difficoltà della filosofia sembra consistere in questo: investigare le forze della natura dai fenomeni di moto e quindi dimostrare da queste forze altri fenomeni.
La filosofia è il proprio tempo appreso col pensiero.
Anche la più sfacciata fortuna deve pur finire col sottomettersi al coraggio mai stanco della filosofia, come la più tenace città all'assedio senza tregua di un nemico.
Ogni filosofia si colora con le tinte di qualche esperienza immaginaria e segreta, che mai si esprime esplicitamente nel procedere del ragionamento.
Non ci sarebbe alcuna filosofia senza l'arte di ignorare le obiezioni.
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