Più si è raffinati, più si soffre.— Anton Čechov
Più si è raffinati, più si soffre.
Nell'assoluta indifferenza verso la vita e la morte di ognuno di noi, si cela forse il pegno della nostra salvezza eterna, dell'incessante moto della vita sulla terra, dell'ininterrotta perfezione.
L'università sviluppa tutte le doti dell'uomo, tra le quali la stupidità.
Là dove noi non siamo, si sta bene. Nel passato noi non siamo più ed esso ci appare bellissimo.
Quel che proviamo quando siamo innamorati è forse la nostra condizione normale. L'amore mostra quale dovrebbe essere l'uomo.
Il talento, è l'audacia, lo spirito libero, le idee ampie.
Strappare manifesti dai muri è la sola compensazione, l'unico modo di protestare contro una società che ha perduto il gusto del cambiamento e delle trasformazioni favolose.
Se uno ha stile o meno, lo si riconosce subito. Il tappeto dev'essere sempre intonato alle palpebre.
Egocentrico: una persona di cattivo gusto che si interessa più a sé stessa che a me.
In Inghilterra il caffè ha sempre il gusto di un esperimento chimico.
Non c'è nulla di più terribile dell'immaginazione senza gusto.
Il gusto di un popolo non precede mai il genio, ma di continuo gli zoppica dietro.
Ho dei gusti semplicissimi, mi accontento sempre del meglio.
L'arte esiste solo come esercizio di gusto e di libertà individuale.
La golosità è un atto del nostro giudizio, per la quale diamo la preferenza alle cose che sono piacevoli al gusto su quelle che non hanno questa qualità.
Bisogna resistere alle mode, rispettare a ogni costo ciò che si crede valido per sé, e persino coltivare quello che ho sempre definito, come i dandy del XIX secolo, "il gusto aristocratico di non piacere".