La patria è sempre dove si prospera.— Aristofane
La patria è sempre dove si prospera.
Diceopoli: Tu che al culo focoso il pelo radi, tanta barba, o scimmiotto, al mento avendo, cammuffato da eunuco, ti presenti? E quest'altro chi è? Che sia Stratone?
Le persone oneste ed intelligenti difficilmente fanno una rivoluzione, perché sono sempre in minoranza.
Chi vi vuole bene, vi fa paura.
Non c'è nulla al mondo peggio delle donne impudiche, tranne forse le donne.
Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile. A ben vedere significa onorare gli onesti.
Lasciando con la patria ogni conforto, Ove più l'Appennin la neve agghiaccia, Carco n'andrò di così gravi some, Chiamando morte, e te sola per nome.
Vogliamo la patria, la patria una e rapidamente. Possiamo cedere su tutto; su questo no. Potete, sapete darcela?
È istinto di natura L'amor del patrio nido. Amano anch'esse Le spelonche natìe le fiere istesse.
L'idea di patria è quasi morta, grazie a Dio.
La patria è il massimo prolungamento dell'individuo o meglio: il più vasto individuo vivo capace di vivere lungamente, di dirigere, dominare e difendere tutte le parti del suo corpo.
A chi non ha patria non istà bene l'essere sacerdote, né padre.
La patria è dove si vive felici.
Desiderare la grandezza del proprio paese è desiderare il male dei propri vicini. Chi volesse che la propria patria non fosse mai né più grande né più piccola, né più ricca né più povera, sarebbe cittadino dell'universo.
Finché, domestica o straniera, voi avete tirannide, come potete aver patria? La patria è la casa dell'uomo, non dello schiavo.