Chi non ha mai imparato ad obbedire non può essere un buon comandante.— Aristotele
Chi non ha mai imparato ad obbedire non può essere un buon comandante.
Esercitare liberamente il proprio ingegno, ecco la vera felicità.
La memoria è lo scriba dell'anima.
Dello schiavo, che è uno strumento vivente, bisogna aver cura nella misura in cui è buono al lavoro.
Questo solo è negato a Dio: disfare il passato.
Chiunque può arrabbiarsi, questo è facile; ma arrabbiarsi con la persona giusta, e nel grado giusto, ed al momento giusto, e per lo scopo giusto, e nel modo giusto: questo non è nelle possibilità di chiunque e non è facile.
Certo bisogna farne di strada da una ginnastica d'obbedienza fino ad un gesto molto più umano che ti dia il senso della violenza, però bisogna farne altrettanta per diventare così coglioni da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni.
I mediocri selezioneranno i loro pari, meglio ancora uomini di statura inferiore, perché saranno sempre più facilmente addomesticabili, più ubbidienti.
I malvagi obbediscono per paura; i buoni, per amore.
Non appena qualcuno si rende conto che obbedire a leggi ingiuste è contrario alla dignità dell'uomo, nessuna tirannia può dominarlo.
La felicità è il frutto finale e perfetto dell'obbedienza alle leggi della vita.
L'essere egoisti non significa vivere facendo i propri comodi, ma chiedere agli altri di vivere secondo i nostri comodi. La mancanza di egoismo invece consiste nel lasciar vivere il prossimo senza interferire nelle sue faccende.
Ci sono due solitudini: quella in cui si è re, quella in cui si è sudditi.
Uditemi, ehi uditemi, prestate orecchio, l'Eterno, il Signore, Geova mi comanda di recarvi questi quindici ... Oh, dieci, dieci comandamenti cui dovrete obbedire.
Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.
Dove l'uguaglianza non si discute, c'è anche subordinazione.