Conoscere te stesso è il principio di tutta la saggezza.— Aristotele
Conoscere te stesso è il principio di tutta la saggezza.
Il tutto è maggiore della somma delle sue parti.
La cultura è un ornamento nella buona sorte, un rifugio nell'avversa.
Amare è gioire, mentre crediamo di gioire solo se siamo amati.
Gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia: mentre da principio restavano meravigliati di fronte alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo a poco a poco, giunsero a porsi problemi sempre maggiori.
È da tutti ed è facile adirarsi, e donare denaro e far spese: ma farlo con chi si deve, nella misura giusta, al momento opportuno, con lo scopo e nel modo convenienti, non è più da tutti né facile. Ed è per questo che il farlo bene è cosa rara, degna di lode e bella.
Il saggio esige il massimo da sé, l'uomo da poco si attende tutto dagli altri.
La saggezza non è frutto dell'istruzione ma del tentativo di acquisirla che può durare tutta la vita.
La saggezza consiste nel sapere cosa bisogna fare, la destrezza consiste nel sapere come farlo, e la virtù consiste nel farlo.
I malinconici sono persone le quali per il resto sono molto sagge e molto sensate, e dotate di una penetrazione e di una sagacia straordinarie.
Sii stupido, quando lo richiede la situazione stessa! È la più grande saggezza fingersi al momento opportuno stolti.
L'uomo più saggio è generalmente colui che non crede affatto di esserlo.
La saggezza non è un prodotto dell'istruzione ma del tentativo di acquisirla, che dura tutta la vita.
Il genere umano è fatto di incoerenza, e nessun uomo agisce invariabilmente a seconda del suo carattere predominante. L'uomo più saggio può a volte agire debolmente, e l'uomo più debole a volte saggiamente.
Possiamo pianificare il nostro futuro con chiarezza e saggezza solo quando conosciamo il percorso che ci ha portato al presente.
Anche se il saggio non cammina con lo stesso passo, di sicuro cammina per una stessa via.