Gli uomini acquisiscono qualità particolari agendo costantemente in modi particolari.— Aristotele
Gli uomini acquisiscono qualità particolari agendo costantemente in modi particolari.
L'abitudine è in qualche modo simile alla natura, giacché "spesso" e "sempre" sono vicini; la natura è di ciò che è sempre, l'abitudine di ciò che è spesso.
Noi siamo quello che facciamo costantemente, l'eccellenza quindi non è un atto ma un'abitudine.
La minima deviazione iniziale della verità si moltiplica col tempo in migliaia di volte.
È il segno di una mente istruita riposare soddisfatti del grado di precisione ammesso dalla natura del soggetto e non cercare l'esattezza quando è possibile soltanto un'approssimazione della verità.
I malvagi obbediscono per paura; i buoni, per amore.
Torna a riprendere venti volte la tua opera, rifiniscila incessantemente e torna a rifinirla.
Val molto di più avere la costante attenzione degli uomini che la loro occasionale ammirazione.
Piccoli passi spesso equivalgono al successo - tieni a mente che in quasi tutti i casi il successo nelle nostre iniziative si raggiunge attraverso un'attenta serie di piccoli passetti.
Recati spesso a casa del tuo amico, perché le erbacce ostruiscono il cammino che non è praticato.
I filosofi, gli scrittori, gli artisti, persino gli scienziati, non hanno solo bisogno di incoraggiamento e di un pubblico: hanno anche bisogno del costante stimolo degli altri.
Il fallimento non è un singolo cataclisma. Non fallisci nottetempo. Il fallimento è invece alcuni errori di giudizio, ripetuti ogni giorno.
L'affermazione costante di credere è un indizio di paura.
Sii preparato a reinventarti ogni anno. Immagina di iniziare da capo senza limitazioni o fardelli.
Il successo non è niente più che poche semplici discipline, praticate ogni giorno; mentre il fallimento consiste semplicemente in alcuni errori di giudizio, ripetuti ogni giorno. É il peso cumulativo delle nostre discipline e dei nostri giudizi che ci conduce al successo oppure al fallimento.
Lo zelo è un vulcano, sulla cima del quale l'erba dell'indecisione non cresce.