Chi non conosce il suo limite tema il destino.— Aristotele
Chi non conosce il suo limite tema il destino.
Conoscere te stesso è il principio di tutta la saggezza.
Nel concepire un ideale possiamo presumere quel che vogliamo, ma dovremmo evitare le impossibilità.
Le più grandi virtù sono quelle che sono più utili per le altre persone.
Non conosciamo il vero se non conosciamo la causa.
Il proverbio è un avanzo dell'antica filosofia, conservatosi fra molte rovine per la sua brevità ed opportunità.
I limiti del mio linguaggio costituiscono i limiti del mio mondo.
Bisogna che ognuno conosca i propri limiti.
Quando ricevi il primo pugno in faccia e ti rendi conto di non essere di vetro, non ti senti vivo finché non ti spingi oltre il tuo limite.
Ci sono cose che spesso non possiamo fare e di solito sono le più importanti.
Non c'è destino, ma soltanto dei limiti. La sorte peggiore è subirli. Bisogna invece rinunciare.
La felicità più grande consiste nell'accettare i nostri limiti e amarli.
La mente mette i limiti, il cuore li spezza.
Quando i limiti sono trascesi viene a mancare il riferimento all'esperienza possibile, così l'uomo cade nelle "inevitabili illusioni della ragione umana".
C'è un limite oltre cui nessuno riesce a restare sospeso nel vuoto senza farsi prendere dal panico.
Chi scalza il muro, quello gli cade addosso.